Domande frequenti
BIGAIS DESIGN | Domande frequenti
Prima di iniziare, facciamo chiarezza.
Quanto dura un progetto con te?
Dipende dal tipo di servizio: un’identità visiva richiede più tempo di un set per i social. In media, da 2 a 6 settimane. Ne parliamo insieme all’inizio e pianifichiamo tutto con chiarezza.
Posso chiederti solo una parte del progetto, tipo solo logo o solo layout web?
Sì, ma valuto sempre caso per caso. Preferisco lavorare in modo strategico e completo: quando tutto è allineato, funziona meglio anche per te.
Lavori solo con aziende o anche con freelance?
Lavoro con chi vuole distinguersi, che sia una realtà piccola, un freelance, uno studio creativo o un’azienda strutturata. Conta l’intenzione, non la dimensione.
Qual è il tuo metodo di lavoro?
Inizia sempre con ascolto e analisi. Poi definisco la direzione visiva, stilo delle proposte da condividere. In un processo chiaro, con revisioni definite. Creativa sì, ma organizzata.
Posso chiedere delle modifiche se qualcosa non mi convince?
Assolutamente sì. Le revisioni fanno parte del processo. L’obiettivo è costruire un risultato che funzioni e ti rappresenti.
Cosa succede se non so esattamente cosa mi serve?
Ci penso io. Ti guido con domande mirate per capire insieme cosa serve davvero in base ai tuoi obiettivi e al tuo pubblico.
Curiosa/o? Ti capisco.
Qui rispondo alle più frequenti, ma anche alle più utili: quelle che ti aiutano a capire se siamo un match e come possiamo creare qualcosa di bello, strategico e tuo. Hai ancora dubbi? Scrivimi, ti rispondo con piacere.
PORTFOLIO
I miei casi studio
più significativi
Qui trovi una raccolta di progetti su cui ho lavorato: ciascuno nasce da una sfida che richiede strategia e cura sartoriale. Dai un'occhiata, approfondisci il mio approccio e lasciati guidare da risultati concreti.
NEWS & OFFERTE
Il Blog di Bigais Design
Uno spazio virtuale dove condivido idee, visioni e ispirazioni. Parlo di design, arte, crescita personale, libri che mi hanno colpita, workshop a cui ho partecipato e anche tante novità e dietro le quinte del mio lavoro. Se cerchi qualcosa che nutra la mente e accenda le idee, sei nel posto giusto.


Le parole sono finestre (oppure muri) di Marshall B. Rosenberg
Una comunicazione di qualità con se stessi e con gli altri è oggi una delle competenze più preziose. Attraverso un processo di quattro punti Marshall Rosenberg ci mette a disposizione uno strumento molto semplice nei suoi principi, ma estremamente potente per migliorare radicalmente e rendere veramente autentica la nostra relazione con gli altri.
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Tu sei un duro di Jen Sincero
Tu sei un duro è un libro di self help per persone che vogliono migliorare la propria vita con tutte le forze, senza sensi di colpa e senza stressarsi.
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Big Magic
“Sono un designer. Sono questo, quello e anche quest’altro! Non so bene cosa sono di preciso, ma sono curioso abbastanza da volerlo scoprire!“
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Perché fare branding?
Gli avvenimenti di quest’ultimo anno hanno portato le aziende a riconoscere il valore centrare della comunicazione nella competizione sul mercato.
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Che cos’è un brand manual e perché è uno strumento fondamentale
Tutte queste linee guida di un’identità visiva sono organizzate e presentate nel brand manual: uno strumento di marketing fondamentale per l’utilizzo del logo, in quanto spiega come garantirne la riconoscibilità e permette un conseguente reciproco trasferimento di valori fra azienda e soggetto utilizzatore.
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Ultimi lavori del 2020
Dicembre 2020 è stato senza dubbio un mese particolare: abbiamo vissuto le feste in sordina, chiedendoci come sarebbe iniziato l’anno e sperando in novità positive. In questo clima d’incertezza ho cercato di mantenermi produttiva, portando avanti alcuni progetti, anche tema specificamente natalizio.
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Che cos’è un logo vettoriale e perché è indispensabile
Mi sto rendendo conto che ad oggi, anche tra i più giovani e informati, si fatichi a comprendere in quale formato inviare un logo ad un designer. I loghi vengono realizzati in formato vettoriale e in formato raster, entrambi rispondono a diverse esigenze di comunicazione.
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Critica portatile al visual design: da Gutenberg ai social network
Dopo mesi torno con una recensione di un saggio, per la prima volta vi voglio parlare di un libro scritto da un designer sul visual design. Si tratta di una critica, nel senso di messa in discussione del ruolo della comunicazione visiva nella storia.
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PwC Stop Wasting Food
In che modo possiamo, utilizzando il digitale, incentivare le persone a consumare in modo sostenibile le risorse alimentari?
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